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È possibile visitare le moschee in Egitto?

Come avrete visto durante i vostri viaggi in altri Paesi islamici, le moschee sono spesso riservate ai soli fedeli musulmani. Ci si potrebbe quindi chiedere se sia possibile visitare le moschee in Egitto. In queste righe vi diamo le risposte e anche qualche suggerimento per il vostro viaggio.

Sì, è possibile visitare le moschee in Egitto.

L’Egitto, per la sua tradizione e la sua posizione di “centralità” nel mondo musulmano, è anche un Paese con una politica di apertura verso altre culture e religioni. Forse è per questo che è relativamente facile visitare le moschee in Egitto, anche se si è di religione diversa. L’unica cosa da fare è visitarli durante l’orario di visita e mai durante la preghiera. E, naturalmente, rispettare una serie di misure di decoro, che sono principalmente le seguenti:

  • Vestirsi in modo discreto: cioè niente pantaloncini o canottiere (le ginocchia e le spalle devono essere coperte).
  • Le donne devono coprire i capelli ed evitare abiti scollati.
  • Entrare a piedi nudi nella sala di preghiera
  • Fotografate con rispetto, seguendo le istruzioni della moschea: potete fotografare l’architettura e i dettagli decorativi, ma non le persone che pregano.
  • Non mangiare o bere
  • Mantenere il silenzio e spegnere il cellulare

Alcune moschee da non perdere

Avere la fortuna di visitare le moschee in Egitto è una cosa da non perdere perché in altri Paesi musulmani non è così facile e, soprattutto, perché la sua bellezza e la sua storia sono incomparabili. In questo post del nostro blog vi abbiamo già consigliato i 5 luoghi più interessanti da visitare nella capitale, Il Cairo:

  • Moschea di Alabastro o Moschea di Mehmet Ali, nel cuore della Cittadella di Saladino, la cui visita fa spesso parte di molti tour.
  • Moschea di Azhar: centro spirituale di tutto l’Islam, risale al X secolo.
  • Moschea di Al Muayyad, esempio dello splendore del Cairo durante il periodo fatimide e poi mamelucco
  • Moschea di Al-Hussein: vicino al famoso mercato di Khan el-Jalili, è una delle moschee più importanti per il ramo sciita dell’Islam.
  • Moschea di Amr ibn al-As, la più antica moschea dell’Africa, fondata nel 641, subito dopo la conquista araba del Paese.

Oltre a queste cinque moschee, ve ne sono altre al di fuori della capitale da visitare per il loro interesse storico, religioso e architettonico.

Moschea di Al Sahaba a Sharm el-Sheikh

Per molti è una delle moschee più belle dell’Egitto. Di recente costruzione (inaugurato nel 2017), colpisce per i due grandi minareti alti oltre 75 metri e per la ricchezza dei materiali, tra cui il marmo. La vista sul Mar Rosso è un’altra delle sue principali attrazioni.

Moschea di Abu el Haggag, Luxor

Ciò che rende unica la Moschea di Abu el Haggag a Luxor è, tra le altre cose, la sua posizione unica: niente di più e niente di meno che… all’interno di un antico tempio egizio! E non un tempio qualsiasi, ma uno dei più sacri per quella civiltà: il tempio di Luxor. La sua costruzione originaria risale al periodo ayyubide, cioè all’XI secolo, anche se ha subito ricostruzioni successive. È dedicata a un maestro sufi dell’epoca, molto popolare in città.

Moschea di Abu al-Abbas al-Mursi ad Alessandria d’Egitto

Questa moschea risale al XIII secolo, periodo in cui visse questo santo sufi di origine murciana. Subì successive ricostruzioni e l’attuale chiesa risale al XX secolo, su progetto degli architetti italiani Eugenio Valzaina e Mario Rossi. Le sue raffinate cupole sono forse la sua caratteristica principale. E come i precedenti, la sua posizione ne amplifica la bellezza, in questo caso molto vicino alla Cittadella di Qaitbay.

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