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Cosa c’è all’interno delle piramidi d’Egitto?

Le piramidi d’Egitto sono un simbolo dell’Egitto. E sono sicuro che li avete visti in fotografia in numerose occasioni… ma quasi sempre all’esterno. Quindi, se vi state chiedendo cosa c’è all’interno delle Piramidi d’Egitto, in questo post vi raccontiamo quello che dovreste sapere e vi forniamo un interessante esempio per poterne vedere una dal vostro dispositivo.

Prima di farlo, è bene ricordare che le piramidi in Egitto sono in realtà molte: circa 100, secondo alcune stime, se si contano quelle ancora in piedi e quelle che hanno conservato solo testimonianze archeologiche. Sebbene i più famosi siano quelli della necropoli di Giza (Cheope, Chefren e Micerino), ve ne sono altri. Non sono più grandi, ma alcuni di loro sono addirittura più vecchi. Tra le più importanti vi sono la Piramide a gradoni di Zoser (la prima piramide, del 2660 a.C., dinastia III), la Piramide ad angolo (di Seneferu, 2600 a.C. circa, dinastia IV) e la Piramide rossa (del 2600 a.C., sempre di Seneferu, dinastia IV).

Quali sono i principali spazi interni di una piramide?

Ogni piramide è distinta e probabilmente riflette i desideri del faraone promotore, in quanto concepita come tomba monumentale rivolta verso l’Aldilà. Ma ci sono indubbiamente alcuni spazi che non possono mancare o che si ripetono con particolare frequenza:

  • Camera funeraria: può essere considerata la sala principale, che contiene la tomba del faraone che ne ha promosso la costruzione.
  • Galleria o gallerie interne: tra l’ingresso della piramide e la camera sepolcrale possono essere presenti una o più gallerie, che collegano i due spazi direttamente o indirettamente, potendo anche essere presenti gallerie secondarie.
  • Gallerie di ventilazione

Va ricordato che i progressi nella scoperta degli spazi interni delle piramidi sono ancora in corso. Da anni non vengono eseguiti lavori archeologici invasivi che potrebbero danneggiare la struttura. In cambio, vengono utilizzati metodi tecnologici moderni e all’avanguardia, con sensori, raggi infrarossi, ecc. E una delle ultime scoperte è stata proprio una galleria di utilità sconosciuta nella Grande Piramide di Cheope.

L’interno non è né luminoso né sontuoso: le gallerie sono spesso strette e, fino alla V dinastia, non c’erano decorazioni geroglifiche sulle pareti.

Un esempio a portata di mano: tour virtuale della piramide di Unis

Non c’è niente di meglio che un esempio di ciò che si trova all’interno delle piramidi egizie. In questo caso, utilizziamo un recente progetto lanciato dal Ministero delle Antichità egiziano, in collaborazione con l’American Research Center in Egypt. Si tratta di tour virtuali con un’elevata qualità di dettaglio, che permettono all’utente di muoversi all’interno di diversi monumenti antichi, senza dover uscire di casa.

Tra l’elenco dei monumenti selezionati c’è la Piramide di Unis della V dinastia(link al tour virtuale). Sebbene l’esterno non sia completamente conservato, l’interno si è conservato relativamente bene. L’aspetto più interessante di questa piramide, e quindi del tour virtuale, è che si possono apprezzare gli esempi più antichi dei Testi delle PiramidiIl faraone fu il primo a ordinare la copertura delle pareti con tali iscrizioni religiose.

In ogni caso, per vedere cosa c’è dentro le piramidi egiziane, non c’è niente di meglio che visitarne una di persona. E noi possiamo offrirvi questa esperienza se prenotate con noi il vostro tour del Paese, ad esempio per visitare l’interno di una delle piramidi di Giza o una delle necropoli vicine.

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