Le catacombe di Alessandria, conosciute anche con il loro nome locale Kom el-Shoqafa, sono una delle attrazioni più sorprendenti e sconosciute di questa città della costa mediterranea. Se sei curioso di sapere cosa nascondono e perché vale la pena visitarle, continua a leggere questo post dove ti diamo le informazioni di base su questo luogo costruito tra il IV e il V secolo, e riscoperto all’inizio del XX secolo.
Delle catacombe ad Alessandria?
La prima domanda che ti può venire in mente è: come è possibile che ci siano delle catacombe nella città egizia di Alessandria? E bisogna precisare che, in questo caso, il concetto di catacombe non è quello indicato dal vocabolario (“Sotterranei nei quali i primi cristiani […] seppellivano i loro morti”). Il termine ‘catacombe’ fa riferimento alla sepoltura sotterranea, ma non si tratta di un cimitero cristiano, anche se la sua datazione coincide con quell’epoca primitiva di detta religione, i cui credenti venivano sepolti così tra la clandestinità e la distrazione delle autorità.
In questo caso, siamo di fronte a un luogo di sepoltura sotterraneo, con gallerie e camere con nicchie, dove la cosa più sorprendente è il sincretismo tra l’egizio, il greco e persino il romano che si è verificato in questa città, che è diventata capitale dell’Antico Egitto in epoca di dominazione tolemaica e romana.
Con un po’ di osservazione e con l’aiuto di una guida, si riescono a indovinare dettagli così significativi della decorazione come i maestosi rilievi dell’ingresso, dove due grandi Anubi (dio guardiano dell’oltretomba per gli egizi) appaiono vestiti come legionari romani, a mo’ di sentinelle, e dotati di code di serpente, ispirandosi forse all’Agatodemone greco, che fu assimilato poi dal cristianesimo come un angelo custode.
Riferimenti ad altre divinità dell’antichità, come il toro Api, la dea Demetra o Persefone/Proserpina convivono con dipinti o rilievi dove si può vedere il classico processo di mummificazione, il che ci parla della convivenza di culture e religioni che si sono verificate in questa città così multiculturale.
Quali spazi ci sono nelle catacombe di Alessandria
Le catacombe di Alessandria sono un autentico ipogeo (costruzione funeraria di varie camere, tipica dell’epoca greca), con scale d’ingresso e vari spazi ben delimitati. In realtà, consta di vari livelli, ma quello inferiore rimane sommerso nelle acque, che hanno inondato buona parte della città nei primi secoli della nostra era.
- Scala circolare di accesso, per accedere ai livelli inferiori e con aperture per l’ingresso di luce
- Vestibolo
- Piccola esedra
- Rotonda: spazio circolare a mo’ di distributore
- Scala di accesso alla camera funeraria centrale
- Camera funeraria centrale
- Ala laterale per defunti maschi
- Ala laterale per defunte donne
- Sala Caracalla, destinata a depositare le ossa di questo imperatore all’inizio del III secolo d.C.
Nelle menzionate ali laterali si possono distinguere chiaramente i loculi o nicchie dove si introducevano le tombe o i sarcofagi dei defunti. Inoltre, esistono numerosi passaggi e corridoi, pensati per il movimento interno dei visitatori. Si sconosce chi furono i proprietari e i promotori di queste catacombe, anche se si ipotizza che potrebbero essere destinate ai membri di una stessa famiglia importante, i cui leader riposerebbero nella camera funeraria centrale.
Informazioni per la visita
Se vuoi visitare le catacombe di Alessandria, queste sono le informazioni pratiche che devi tenere in considerazione:
- Indirizzo: 12 Ras at Tin, Alexandria Governorate, Egitto
- Orari: aperto tutti i giorni, dalle 9:00 alle 16:00 (durante il Ramadan, dalle 9:00 alle 14:00).
- Prezzo: 200 EGP per adulti e 100 EGP per studenti. I cittadini egiziani o arabi hanno un prezzo ridotto di 30 EGP e 10 EGP, rispettivamente